La città eterna è una delle mete più famose del mondo e è ormai da secoli che rappresenta il sacro Graal di artisti e fotografi. Dai monumenti e dalle fontane antiche all’arte moderna nei musei della città, non mancano certo gli spot da immortalare.
Alcune delle immagini più famose di Roma sono state catturate da alcuni dei fotografi più famosi del mondo come Henri-Cartier Bresson, Ernst Haas e Robert Capa, tra molti altri.
Inoltre, i suoi musei sono visitati ogni anno da un folto gruppo di esperti di arte internazionale che organizzano mostre di fotografia nei luoghi più quotati della nostra capitale. Ecco per te una selezione di quello che bolle in pentola nei prossimi mesi e tutte le mostre artistiche e fotografiche da non perdere!
- Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo – Palazzo Barberini
- In ogni dove – Biblioteca della casa delle letterature
- Sebastião Salgado. Amazonia – Museo nazionale delle arti XXI
- Segni – Museo Roma Palazzo Braschi
Per grandi e piccini le storie più celebri della Disney a Palazzo Barberini
Prodotti che a volte sono stati definiti commerciali, in realtà nascondono dietro sé miti, culture e leggende popolari che da sempre danno vita a racconti delle fiabe che ci hanno accompagnato fin dall’infanzia.
Il mito, la leggenda, il folklore e la fiaba sono parte integrante della tradizione epica.
Racconti d’infanzia, sì, ma che sono il prezioso depositato narrativo di generazioni e generazioni. Questo certamente non era sfuggito all’omonimo fondatore, Walt, di questo piccolo studio d’animazione degli anni Venti prima che diventasse la multinazionale che è oggi.
Storie senza tempo che meritavano anche i migliori disegnatori. Attraverso questa mostra che studia il passaggio dal disegno a mano a quello costruito al computer, viene anche offerta la possibilità di conoscere le tecniche di disegno più impiegate per dar vita a tutti gli indimenticabili personaggi della più celebre casa d’animazione.
E per gli appassionati di storytelling, la mostra getta anche luce sui processi impiegati dalla casa statunitense nel lavoro preliminare di ricostruzione e invenzione delle storie più amate del cinema d’animazione occidentale. Per visitare la mostra ci sarà tempo fino al 25 settembre di quest’anno prenotando un biglietto a Palazzo Barberini nell’ala dedicata alla Galleria Nazionale.
Maestro della fotografia internazionale racconta la fragilità dell’amazzonia oggi
Sebastião Salgado è un fotografo brasiliano di fama internazionale, conosciuto per i suoi straordinari reportage che catturano la realtà di paesaggi e popoli diversi in giro per il mondo. Salgado ha trascorso sei anni della sua vita documentando la foresta Amazzonica brasiliana, i suoi fiumi e montagne, incontrando le comunità indigene che vi abitano e catturando immagini mozzafiato.
All’inizio degli anni ’80, preoccupato per il destino della deforestazione, Salgado avviò un progetto per documentare il destino dell’Amazzonia, catturando la vita delle popolazioni indigene e la distruzione dell’ambiente. Il progetto Amazon di Salgado è il più ambizioso e radicale dei suoi 30 anni di carriera.
Oggi con la sua mostra in anteprima al Museo nazionale delle arti del XXI secolo è tornato a far appassionare filantropi e non per l’incredibile fragilità e allo stesso tempo bellezza che attraversa quest’angolo di mondo tanto remoto quanto fondamentale per la difesa dell’ambiente sul nostro pianeta. Le immagini potranno acquisire impatto visivo ed emozionale anche grazie al sottofondo sonoro composto appositamente per la mostra da Jean-Michel Jarre. L’evento sarà ospitato nelle sale del museo fino ad agosto 2022. La scusa perfetta per uscire dal caldo asfissiante del sol leone.
L’educazione di genere incontra l’arte fotografica al Palazzo Braschi
Chi ha detto che la fotografia non può essere un mezzo per educare al rispetto dei generi? In questa missione ci hanno creduto Simona Ghizzoni e Ilaria Magliocchetti Lombi che sono riuscite a creare un percorso composto da testi e immagini che si rivelatore delle forme in cui si manifesta la violenza sulle donne oggi.
Il percorso è stato creato a partire da 42 scatti delle due fotografe che riuniscono le esperienze e il vissuto delle esperienze di violenza domestica insieme anche i luoghi e gli oggetti in cui essa si manifesta. Abbiamo notato una particolare attenzione nel mettere insieme ogni dettaglio che diventa un potente strumento rivelatore del modello maschilista che attraversa trasversalmente la società e di come smascherarlo insieme agli altri pregiudizio sul genere.
La Biblioteca che diventa museo. Rino Bianchi alla Casa delle letterature
Ci eravamo quasi dimenticati di questo progetto, una mostra fotografica presente a Roma presso la Biblioteca della Casa delle Letterature. Rino Bianchi ha raccolto per nuovi e fan di lunga data 21 scatti dei più apprezzati poeti e scrittori che ha incontrato nella sua lunga carriera, ritratti nei luoghi dove abitualmente scrivono o studiano. Le altre informazioni sulla mostra sono disponibili qui.
In una sorta di meta creazione, gli scrittori e i poeti escono per un attimo dalla loro dimensione scritta e artistica per entrare come esseri umani all’interno dell’altra opera d’arte che è la fotografia di questo maestro classe 1965.
La figura poliedrica di questo artista a tutto tondo che si diletta anche con giornalismo e storytelling, memorabile infatti la mostra “Corrispondenze 21 poesie e 21 fotografie” organizzata nel 2014 con il patrocino dell’Unesco.
Ogni anno, in estate, Roma ospita per i suoi innumerevoli turisti ma anche locali appassionati di arte mostre che riuniscono centinaia di appassionati di talento da tutto il mondo. Se siete aspiranti fotografi o state cercando una scusa per visitare Roma, le mostre estive che via abbiamo suggerito non vi deluderanno!